venerdì 27 maggio 2011

Le finali del Sion

Undici su undici: difficile trovare nel panorama calcistico mondiale una squadra con numeri migliori del Sion nelle finali. Il club vallesano, originario dell’omonima città sita nella Svizzera francese, ha raggiunto per undici volte la finale della coppa di Svizzera uscendone sempre vincitore. Una serie impressionante, iniziata nel 1965 con una vittoria 2-1 sul Servette, che domenica potrebbe aumentare di un’ulteriore unità. L’ostacolo al 12esimo successo del Sion nella coppa nazionale è rappresentato dal Neuchatel Xamax, salvatosi mercoledì all’ultima giornata di campionato dalla retrocessione nella serie cadetta, curiosamente pareggiando 0-0 proprio contro i vallesani.

Il Sion è stata la prima squadra svizzera di seconda divisione ad aggiudicarsi la coppa; accadde nel 2006, quando si impose ai calci di rigore sullo Young Boys. In campo c’era anche l’attuale centrocampista del Chievo, nonché nazionale svizzero, Gelson Fernandes, ceduto un anno dopo al Manchester City per 6 milioni di euro. Lo Young Boys è stato l’avversario del Sion anche nell’ultima finale raggiunta dal club, nel 2009; ci pensò una rete a due minuti dalla fine siglata da Guilherme Afonso a completare la clamorosa rimonta dei vallesani da 0-2 a 3-2. Sulla panchina del Sion sedeva Didier Tholot, uno dei pochi allenatori ad essere durato più di dodici mesi alla guida della squadra, il cui presidente, il famigerato Christian Constantin, dal 2003 a oggi ha cambiato la guida tecnica per ben 24 volte.

Domenica il Sion scenderà in campo da favorito. Un cammino netto in coppa – 5 vittorie in 5 partite contro i 2 successi del Neuchatel, che nelle altre tre occasioni è stato premiato dai rigori; una squadra reduce da un discreto campionato, chiuso con la miglior difesa del torneo (36 reti subite in altrettante partite); una serie di giocatori di esperienza, anche al di fuori dell’ambito svizzero (il centrale olandese Michael Dingsdag, il laterale rumeno ex Ajax George Ogararu, il centrocampista ex Brescia Fabrizio Zambrella, il play serbo Goran Obradovic, il portiere lettone Andris Vanins), uniti a qualche giovane interessante (su tutti l’attaccante francese classe 89 Giovanni Sio, in doppia cifra al suo primo campionato da titolare). Per i bianco-rossi non potrebbero esistere premesse migliori per consolidare il proprio singolare primato.

Fonte: Il mondo siamo noi

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