giovedì 19 maggio 2011

Forever (de) Jong

Accadeva il 9 maggio 2004: l’Ajax batteva 2-0 il Nac Breda all’Amsterdam ArenA e, con una giornata di anticipo, si laureava campione d’Olanda. Nessuno poteva immaginare che per festeggiare nuovamente il titolo gli ajacidi avrebbero dovuto aspettare sette anni. Domenica la maledizione è stata finalmente spezzata: 3-1 al Twente e tutti a far festa lungo i canali. Gli ultimi a farlo si chiamavano Zlatan Ibrahimovic, Wesley Sneijder, Rafael van der Vaart, Nigel de Jong, John Heitinga, Maxwell, Steven Pienaar, tutti in campo quella domenica di maggio del 2004. Vista la carriera che li attendeva, oggi i cuccioli dell’Ajax hanno un motivo in più per gioire.

Ajax è sempre stato sinonimo di vivaio fertile. Un rapporto di osmosi che ha raggiunto il proprio zenit con il successo sul Twente, grazie al quale l’Ajax è diventata la più giovane squadra campione di sempre in Eredivisie. 22,18 l’età media dell’undici titolare schierato in campo da Frank de Boer (che proprio domenica festeggiava il suo 41esimo compleanno), dove il veterano era il 27enne Demy de Zeeuw e i baby più precoci rispondevano ai nomi di Christian Eriksen e Nicolai Boilesen, classe 1992. Grande protagonista del successo è però stato il 22enne Siem de Jong, che ha nettamente vinto sul campo il duello con il fratello-rivale Luuk.

“Ondanks”, che in olandese significa “nonostante”, è stata la parola chiave della vittoria dell’Ajax. Un successo infatti arrivato nonostante tutti gli ostacoli e le turbolenze che hanno minato l’intera stagione del club: le dimissioni a novembre di Martin Jol, con conseguente debutto in panchina di Frank de Boer; le cessioni a gennaio di due elementi chiave quali Luis Suarez e Urby Emanuelson, entrambi non rimpiazzati; le lotte intestine a livello societario; le critiche ad un settore giovanile che sembrava aver perso il tocco magico del passato; le rovinose e inaspettate cadute (da ricordare lo 0-3 sul campo dell’Utrecht e la sconfitta casalinga contro l’ADO Den Haag) che hanno trasformato l’ambiente in una polveriera.

Poi però sono arrivate sette vittorie consecutive nelle ultime sette giornate, che hanno regalato all’Ajax la tanto agognata terza stella, ovvero il titolo numero 30. Tuttavia i tifosi ajacidi dovranno attendere sino alla stagione 2012/13 per poter vedere sulla casacca dei propri beniamini le tre stelle sovrastare il logo societario: le maglie per il prossimo anno sono infatti già state prodotte.
Tre rappresenta un numero particolare anche per Frank de Boer, che grazie a questo successo è diventato il terzo olandese della storia, dopo Rinus Michels e Ronald Koeman, ad aver vinto in patria il campionato sia da giocatore che da allenatore. Con tanti ringraziamenti ai suoi ragazzini terribili.

Fonte: La Gazzetta dello Sport - Extra Time

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