Articolo a firma di Eleonora Ronchetti comparso sul numero di agosto di Calcio 2000.
Il fascino dell’esperienza
Non è un paese per vecchi la Finlandia calcistica, però fa sempre notizia il ritorno in Veikkausliiga di qualche esperto giramondo intenzionato a spendere tra le mura amiche gli ultimi scampoli di carriera. L’ultimo esempio è arrivato dal 34enne attaccante Jonatan Johansson, ex Rangers Glasgow, Charlton, Malmö e Hibernian, accasatosi al TPS Turku, terza classificata nello scorso campionato, migliore in assoluto però dal punto di vista del calcio espresso. Johansson non è l’unico “grande vecchio” con esperienza internazionale rientrato alla base per fare da chioccia a qualche promettente rampollo del calcio finnico, basta pensare a giocatori quali Toni Kuivasto (Haka Valkeakovski), Aki Riihilahti (HJK Helsinki), Mika Nurmela (Oulu) e sopratutto all'intramontabile Jari Litmanen, che a 39 anni di età ha iniziato la sua terza stagione tra le fila del Lahti. Ma se l'apporto dell'ex fuoriclasse di Ajax, Barcellona e Liverpool ai destini della sua attuale squadra (attualmente nei bassifondi della classifica a dispetto dell’acquisto del centrale difensivo paraguayano Hugo Miranda, ex Cerro Porteno) è ridotto all'osso per motivi facilmente intuibili, dal momento che già quindici anni fa era soprannominato l’Uomo di Vetro per i continui infortuni, c'è chi invece dimostra di avere ancora qualche freccia al proprio arco. E’ il caso del tonicissimo Nurmela, uno dei pilastri della matricola Oulu a dispetto dei 38 anni suonati, e proprio di Johansson, 5 reti nelle prime nove uscite e attuale vice-capocannoniere della Veikkausliiga. Dove però il suo TPS, colpito da “pareggiate” acuta, stenta a carburare.
Valore Medo
Con il TPS in ritardo, il titolo nazionale appare già una questione privata tra HJK Helsinki e Honka Espoo, questi ultimi guidati dall’ex Perugia Mika Lehkosuo, che punta forte su un gruppo quasi completamente made in Finlandia, capace la scorsa stagione di produrre la coppia-gol (Hermanni Vuorinen e Jami Pustinen) più prolifica del torneo. Il gap economico che separa Honka e HJK è tuttavia notevole, con i capitolini che oltretutto hanno messo in mostra decisi segnali di miglioramento sotto il profilo del gioco. Il 442 all’insegna del massimo risultato con il minimo sforzo che ha caratterizzato la banda di mister Annti Murinen nelle ultime stagioni si è evoluto in un più fluido e gradevole 4231, dove la promessa mai mantenuta Juho Mäkelä (partenza con il botto, 10 gol nelle prime nove giornate) viene supportata dal trio Sebastian Sorsa-Erfan Zeneli-Dauda Bah. Fondamentali nello scacchiere tattico dell’HJK risultano anche il 22enne mediano della Sierra Leone Medo, che però potrebbe partire già in estate per un campionato estero, e il terzino destro brasiliano Rafinha, acquistato a gennaio dal Tampere. La sorpresa più piacevole però è rappresentata dal citato Zeneli, 23 anni, origini kosovare, trequartista/seconda punta considerato in patria un po’ il simbolo della nuova generazione di giocatori finlandesi, talentuosi ma incapaci di esprimersi secondo le proprie reali potenzialità. Possiedono le qualità ma non sanno come usarle, dicono i media. Il proseguo della Veikkausliiga chiarirà se quello di Zeneli è l’ennesimo fuoco di paglia.
Non più una squadra di Kakkonen
Male l’Inter Turku dell’olandese Job Dragtsma, il cui spettacolare calcio tutto possesso palla e triangolazioni che nel 2008 portò i nerazzurri di Finlandia al titolo è ormai solo un lontano ricordo; in evidenza invece la matricola Oulu, terza alla decima giornata, e il miracolato JJK Jyväskylä. Protagonista di una doppia promozione dal Kakkonen, la terza divisione finlandese alla Veikkausliiga a cavallo tra il 2007 e il 2008, il club della Finlandia centrale viene puntualmente considerato spacciato all’inizio di ogni stagione. Ma dopo la salvezza al fotofinish ottenuta nel 2009 contro il Kokkolan Palloveikot (KPV) ai play-off, il JJK è partito alla grande nell’attuale campionato, insediandosi a ridosso delle prime posizioni. “Siamo esattamente a metà di un piano quinquennale che prevede l’inserimento del JJK tra le migliori cinque del campionato”, ha commentato l’allenatore Kari Martonen, votato tecnico del mese lo scorso maggio. Una scalata graduale che i tifosi hanno mostrato di gradire; con una media di 3200 spettatori per partita il JJK è la terza squadra più seguita del paese. Solamente tre anni fa all’Harjun Stadion era difficile vedere più di 600 persone.
Lapponia d’Africa
Chiusura con la Ykkonen, la serie B finlandese, finora dominata dal RoPS di Rovaniemi, la squadra più a nord, ma paradossalmente anche quella più “africana” (almeno dieci i colored in rosa), della Finlandia. Tutto è nato nel 1994 con lo sbarco in Lapponia del calciatore zambiano Zeddy Saileti. Dopo l’exploit del Camerun a Italia 90 il presidente del RoPS Jouko Kiistala si era invaghito del calcio africano, chiedendo al suo amico Roger Milla di aiutarlo a portare nella sua squadra qualche giocatore locale. La scelta cadde su Zaileti, che in un decennio abbondante ha disputato oltre 370 partite con il RoPS, divenendone anche allenatore e talent scout. Proprio grazie a lui nelle ultime stagioni il club di Rovaniemi è diventato una sorta di colonia africana. Nel 2007, grazie ai 17 gol messi a segno da Nchimunya “Drogba” Mweetwa, è arrivata la promozione in Veikkausliiga, mentre lo scorso anno una stagione disastrosa ha riportato il RoPS tra i cadetti. Dove però la squadra, attualmente guidata dal gallese John Allen, ha iniziato il campionato come un rullo compressore. La colonia black della squadra lappone è stata arricchita addirittura da un ex campione dell’Europa minore, il terzino destro ghanese Christian Gyan, titolare nel Feyenoord vincitore della Coppa Uefa 2002. Da Rotterdam al paese di Babbo Natale, a volte le vie del calcio sono davvero infinite
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento