sabato 27 marzo 2010

Una finale Classica

La finale di Coppa d’Olanda 2010 vedrà di fronte le due rivali per eccellenza del calcio olandese, Ajax e Feyenoord. Gli ajacidi hanno demolito 6-0 a Deventer i cadetti del Go Ahead Eagles, confermando il proprio momento di forma strepitoso. Poco da raccontare dell’incontro, con l’Ajax già in vantaggio dopo undici minuti grazie ad un destro di Demy de Zeeuw. I padroni di casa, privi di numerosi titolari, non reagiscono. Marko Pantelic raddoppia, poi è festa nell’ultimo quarto d’ora per Siem de Jong, Dennis Rommedahil, Christian Eriksen e Nicolas Lodeiro, questi ultimi due al primo gol ufficiale in maglia biancorossa. L’Ajax approda in finale con uno score di 27 reti realizzate in 5 partite. Solo nella stagione 60/61 la squadra di Amsterdam era riuscita a fare meglio, totalizzando ben 40 reti in 9 incontri, e vincendo la coppa.
L’ultimo ostacolo per l’Ajax é rappresentato dal Feyenoord, che mercoledì ha negato al Twente di Steve McClaren la seconda finale di coppa consecutiva, dopo quella dello scorso anno persa ai rigori contro l’Heerenveen. I Tukkers, superiori agli avversari dal punto di vista della compattezza e della fluidità di manovra, non sono stati in grado di chiudere la partita nel momento più propizio, ovvero il primo tempo. Con un Feyenoord capace di produrre in quarantacinque minuti un solo di tiro nello specchio della porta avversaria con il 17enne Castaignos, il Twente ha sciupato malamente diverse occasioni, pagando dazio ad un reparto offensivo rimaneggiato per due terzi (fuori gli affaticati Stoch e Nkufo, dentro Parker e Luuk de Jong). La rete di Ruiz, arrivata su assist di De Jong dopo una palla persa di Wijnaldum ed una dormita di Fer, ha rappresentato il minimo risultato con il massimo sforzo. Insufficiente però per contenere la reazione nella ripresa di un Feyenoord rivitalizzato dall’ingresso di Roy Makaay accanto a Castaignos, con conseguente passaggio ad un attacco a due. Largo ai vecchi, per una volta; tra i pali il 41enne Van Dijk mostra sempre sicurezza e personalità, al resto ci pensano Van Bronckhorst, che pareggia i conti con un tiro nell’angolino lontano, e Makaay, implacabile nel finalizzare un bello spunto di Fer. I McClaren boys invece si fermano sul palo colpito da Tiotè.

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