lunedì 29 marzo 2010

Quando Walker valeva Sneijder

Accadeva esattamente otto anni fa, il 29 marzo 2002. Una squadra giovanile ad un passo dalla finale di coppa nazionale. Un evento più unico che raro, che quel venerdì sera all’Amsterdam ArenA rischiò seriamente di avverarsi. Lo Jong Ajax scendeva in campo di fronte a 19mila persone per affrontare l’Utrecht, nella prima delle due semifinali di coppa d’Olanda edizione 2001/2002. Nei Paesi Bassi infatti la coppa nazionale è un torneo aperto all’iscrizione non solo delle società dilettantistiche, come accade in numerosi altri stati (Italia esclusa), ma anche alle sezioni giovanili dei club professionistici. Lo Jong Ajax aveva iniziato la propria avventura il 10 agosto dell’anno prima infliggendo un rotondo 5-1 agli amatori dell’Huizen, per poi proseguire con altri due successi ai danni di ADO’20 e Volendam, che avevano garantito alla squadra guidata da Jan Olde Riekerink il primato del girone e la conseguente qualificazione alla fase ad eliminazione diretta. Dove i ragazzi terribili di Amsterdam hanno la meglio su Haarlem, De Graafschap, Twente e Stormvogels Telstar.
Ecco quindi l’Utrecht, il cui terzino Stijn Vreven dichiara prima del fischio di inizio di essere disposto a mangiarsi le scarpe se la sua squadra dovesse uscire contro “quei topolini”. Parole che, dietro la facciata provocatoria, non riescono a mascherare un più che giustificato timore di andare incontro ad una figuraccia, tanto più che Ajax e Utrecht sono club divisi da un’accesa rivalità modello Juventus-Fiorentina. Gli ospiti sono in buon momento: la squadra può contare su diversi giocatori “di categoria” (l’ex Udinese Wapenaar tra i pali, il play belga Tanghe a centrocampo, il centrale Zwaanswijk, la punta Glusevic), ai quali si uniscono un paio di giovani dal promettente avvenire: l’esterno sinistro Dave van der Bergh e soprattutto la punta Dirk Kuijt.
L’Ajax per contro deve rinunciare a John Heitinga e Steven Pienaar, entrambi cooptati dalla selezione maggiore, nonché al suo elemento più talentuoso, Wesley Sneijder (che verrà premiato a fine stagione quale miglior giocatore dello Jong Ajax), out per infortunio. La formazione pertanto è la seguente: Stekelenburg in porta, coppia centrale composta da Pasanen e Kras, con Mofokeng terzino destro e Valencia sull’out opposto; centrocampo a tre con Obodai, Fronio Walker e Stefano Seedorf (cugino di Clarence), quindi tridente d’attacco con Quansah punta centrale, supportato ai lati da Bechan e Culina. Nel corso dell’incontro entreranno in campo Nando Rafael, Jelle Van Damme e Nigel de Jong.
La temibile coppia d’attacco Kuijt-Glusevic non perdona, e dopo 62 minuti l’Utrecht conduce per due reti a zero. Sogno finito? Non per Nando Rafael, che prima riapre il match con tiro secco dal limite, quindi, a cinque minuti dalla fine, incorna un cross di Valencia ristabilendo la parità. Sugli spalti dell’Amsterdam ArenA compare lo striscione con la scritta “the youth has the future”. I supplementari si aprono ancora con un guizzo di Rafael, sventato però miracolosamente da Wapenaar. Dall’altro lato del campo però anche il collega Stekelenburg ha parecchio lavoro da svolgere. L’epilogo più logico sono i calci di rigore. Dove non sbaglia nessuno fino al settimo tiro, quando arriva l’errore decisivo di Pasanen.
Era un’ottima annata, quella, per lo Jong Ajax, come dimostrato dalla carriera dei giocatori in campo quel giorno. Alcuni di loro sono diventati nazionali (Stekelenburg, De Jong, Pasanen, Culina, Van Damme, più gli assenti Heitinga, Pienaar e Sneijder), altri sono comunque diventati titolari in squadre di Eredivisie (ad esempio Quansah, che ha arretrato il suo raggio di azione a centrocampo ed oggi è uno dei migliori giocatori della rivelazione Heracles Almelo). Quel 29 marzo però il più pronto per il grande salto nel professionismo sembrò il brasiliano Americo Fronio Walker, difensore centrale/mediano lucido e di grande temperamento. Ma come talvolta accade, la promessa non è stata mantenuta. Dopo un anno in prestito al GBA in Belgio, Walker e tornato in patria nell’Atletico Mineiro prima di perdersi nel magma delle divisioni inferiori. Eppure all'epoca valeva Wesley Sneijder.
PS L’Utrecht perderà quella finale 3-2 contro…..l’Ajax.

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