giovedì 14 aprile 2011

Pillole di Eredivisie - giornata 30

Sbagliare un rigore è sempre un peso. Sbargliarlo dopo un cucchiaio alla Panenka spalanca le porte del ridicolo. Bryan Ruiz, miglior giocatore della Eredivisie 2009/10, quest’anno non è riuscito nemmeno ad avvicinare l’elevato livello delle prestazioni fornite nello scorso campionato, anche a causa di qualche problema fisico di troppo. Nel pareggio casalingo dei Tukkers contro il Roda il costaricano ha dato il peggio di sè, sbagliando con arroganza un penalty fondamentale per l’intera stagione del Twente. Per il portiere dei limburghesi Mateusz Prus, quello di Ruiz è stato il rigore più facile da parare nella propria carriera. Inopinatamente schiacciato in Europa League dal Villarreal, il club di Enschede non può permettersi passi falsi in Eredivisie, torneo aperto fino all’ultima giornata in chiave titolo. Per fortuna del Twente anche il Psv, che a livello di condizione non se la passa molto meglio, non è andato oltre il pareggio casalingo contro l’Heerenveen. Intanto l’Ajax, approfittando delle incertezze delle rivali, si è fatto nuovamente sotto. Ruiz, quanto può costare quel cucchiaio...

In Italia li chiamano gol alla Del Piero, in Olanda il marchio – almeno negli ultimi anni - appartiene a Diego Biseswar, talento intermittente del Feyenoord. Le sue giocate esaltano oppure irritano, dipende dalle giornate. Contro l’Utrecht era una di quelle buone, ed ecco quindi il classico dribbling a rientrare con palla messa sotto l’incrocio. Il calcio a volte è davvero strano. Dopo aver passato mesi a flirtare con la zona pericolosa, adesso il Feyenoord si trova a soli quattro punti dall’ottava posizione (occupata proprio dall’Utrecht), l’ultima disponibile per i play-off Europa League. Con ancora nove punti in palio, tutto è possibile.

Il 6-2 subito contro l’Heracles Almelo, che fino a prova contraria non è la versione bianconera di Ajax o Twente, ha portato a 46 il numero di reti casalinghe subite in stagione dal Willem II. Un calvario senza fine quello dei Tricolori. Talmente rassegnati fin dalle prime battute che non hanno nemmeno cambiato il tecnico, Gert Heerkes. In un simile, deprimente scenario, a cosa sarebbe servito?

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