Sessanta metri di corsa e pallonetto millimetrico a scavalcare Isaksson. Dopo un gol così cosa rimane ancora da dire della meravigliosa stagione di Theo Janssen? La sua doppietta contro il Psv ha issato nuovamente il Twente in vetta, rendendo giustizia all’ottimo lavoro fatto da Preud’Homme in panchina. Il belga, arrivato dopo che i Tukkers avevano vinto il loro primo titolo nazionale, non poteva partire con premesse peggiori (difficile infatti eguagliare il raggiungimento di un risultato storico, vedi Inter-Mourinho). Ha superato l’esame su tutti i fronti, proseguendo nel solco del predecessore senza rinunciare a rinfrescare il progetto con le proprie idee. Come quella di Theo Janssen play-maker a tutto tondo, ruolo favorito dal ritiro di Kenneth Perez, numero 10 nell’anno del titolo. Quest’anno ne sta per arrivare un secondo, altrettanto meritato.
Geert-Arend Roorda è un onesto mestierante di centrocampo mai ritenuto all’altezza dall’Heerenveen di una maglia da titolare. Così ha deciso di lasciare la sua terra natale, la Frisia, per alzare un po’ il suo score di presenze in Eredivisie. Risultato: prestito annuale all’Excelsior e stagione ben al di sopra della sufficienza. La ciliegina sulla torta è arrivata sabato proprio all’Abe Lenstra, che ha visto Roorda assoluto protagonista grazie ad una doppietta che ha permesso al club di Rotterdam di espugnare Heerenveen 3-2. Per lui standing ovation; mai un giocatore avversario era uscito tra applausi tanto scroscianti dal terreno di gioco dei Frisoni. Per diventare profeta in patria, Roorda ha dovuto emigrare.
Dopo un lungo periodo di appannamento, il Groningen si sta rimettendo in carreggiata. Per il quarto posto, che significa qualificazione diretta all’Europa League senza passare dai play-off, sarà una lotta a tre tra Az Alkmaar, ADO Den Haag e appunto il club bianco-verde. La cui arma segreta è un difensore con media-reti da attaccante: contro il Vvv Venlo, sconfitto 3-2all’Euroborg, il centrale svedese Andreas Granqvist ha segnato la sua rete numero 11 in Eredivisie. Meglio di lui nel Groningen solamente Tim Matavz, punta slovena promessa sposa del Napoli (a cui è stata chiesta un’offerta “accettabile”, vale a dire non meno di 6.5 milioni di euro).
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