Lunedì 25 gennaio 2010 ha ufficialmente cessato di esistere nel calcio professionistico l’HFC Haarlem, il più antico club olandese (è stato fondato l’1 ottobre 1889) dopo lo Sparta Rotterdam. L’incontro di Eerste Divisie con l’Excelsior è stato l’ultimo atto di una società che rappresentava un piccolo pezzo di storia del calcio olandese. La crisi economica vigente però non fa sconti, né si abbandona a facili nostalgie. L’Haarlem chiude con una bacheca che include due coppe d’Olanda (1902 e 1912) e soprattutto un campionato nazionale, vinto nel 1946 quando vestiva la maglia rossoblu il nazionale olandese Kick Smit, il miglior giocatore di sempre del club, a cui in seguito è stata anche dedicata una tribuna dell’Haarlem Stadion. A lui dedicheremo il giusto tributo nel successivo post.
Nell’Haarlem, squadra dell’omonima città sita 20 chilometri a ovest di Amsterdam, ha mosso i primi passi nel professionismo Ruud Gullit, debuttando nella stagione 1978/79 nel ruolo di libero e retrocedendo a fine campionato. L’anno successo il Tulipano Nero è però fondamentale per la vittoria nella Eerste Divisie concludendo il torneo con 14 reti, un bottino confermato anche la stagione successiva in Eredivisie, dove l’Haarlem centra un ottimo quarto posto. Altri giocatori da ricordare sono il difensore Martin Haar e l’esterno sinistro Gerrie Kleton, entrambi protagonisti dell’avventura in Coppa Uefa della squadra nella stagione 82/83. Haar è inoltre stato il primo difensore ad essere premiato miglior giocatore della Eredivisie. Piet Keur è invece il miglior marcatore di sempre nella storia del club: 100 reti tonde in nove stagioni per questa punta potente dallo stile di gioco decisamente “teutonico”.
Nel 1982 una trasferta a Mosca per un incontro di Coppa Uefa finisce nel sangue; scoppia il panico in un settore dello stadio, diverse persone perdono la vita travolte dalla folla in un inferno di neve e ghiaccio. Fonti ufficiali parlano di 60 persone decedute, quelle ufficiose di 340. L’Haarlem lascia la Eredivisie per l’ultima volta nel 1990. Il nuovo millennio è un triste bivacco nella Eerste Divisie, dove nemmeno il rapporto di partnership con l’Ajax riesce a produrre un qualche risultato degno di nota, né per un club né per l’altro. Oggi è stato sufficiente un debito di due milioni di euro per sancire la fine dell’avventura.
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