Cinque temi per la nuova stagione della Super League svizzera.
1. Chi fermerà il Basilea? I renani di Thorsten Fink restano la squadra da battere. Lo scorso anno riuscirono a vincere nonostante una partenza ad handicap a causa delle difficoltà di ambientamento del nuovo tecnico. Oggi invece, con il 3-2 allo Zurigo nell’esordio, i rossoblu hanno dimostrato di essere già a pieno regime. In rosa il Basilea annovera il miglior centrocampista del campionato (l’ivoriano Yapi, scippato ai rivali dello Young Boys), due punte (Frei e Streller) da venti gol a stagione, un portiere (Sommer) tra i più interessanti della Super League, un leader carismatico in mediana (Huggel) e una serie di giovani interessanti (Inkoom, Shaqiri, Stocker, Zoua). Una superiorità talmente manifesta che renderebbe l’eventuale mancata vittoria del titolo nazionale un’autentica impresa. Alla rovescia.
2. Paghi uno, perdi due. Uno dei principali colpi di mercato, se non addirittura quello più importante, lo ha messo a segno lo Young Boys prelevando dal San Gallo il classe 88 Moreno Costanzo. Ex ala riconvertita in numero 10, nella passata stagione Costanzo aveva colpito per la capacità di calarsi subito in un contesto importante come la Super League, dopo i positivi esordi nella serie cadetta elvetica. Peccato che lo Young Boys abbia nel frattempo perso due elementi chiave nel 3-4-3 di Vlado Petkovic: il già citato Yapi e l’attaccante ivoriano Doumbia, quest’ultimo passato al CSKA Mosca. I bernesi pertanto si collocano più vicini alla zona coppe europee, dove se la vedranno con i due club di Zurigo e il sempre temibile Lucerna della coppia Yakin-Ianu (peccato per la partenza di un Chiumiento fortemente deciso a ritentare l’avventura all’estero), piuttosto che a quella del titolo nazionale.
3. La legge di Constantin. Il presidente del Sion Christian Constantin è un signore pieno di grana abituato a fare ciò che vuole. Tanto, se qualcosa va male, può sempre permettersi di schierare uno stuolo di avvocati che, a suon di ricorsi, rimettono tutto a posto. Fece così qualche anno fa quando riuscì ad iscrivere il Sion alla Challenge League a ottobre (!!), ha replicato oggi. La Federazione svizzera blocca il mercato del Sion quale sanzione per le irregolarità nel trasferimento del nazionale egiziano El Hadary? Nessun problema, Constantin compra lo stesso e poi ricorre in tribunale. Ecco così alla prima giornata, sul campo del Bellinzona, i vallesani in campo con tutti i neo-acquisti: l’ex Ajax Ogararu, il centrale olandese Dingsdag, il mediano Lacerda (dallo Strasburgo). Curiosamente quest’anno il Sion sembra essere, sulla carta, di buon livello: le geometrie di Obradovic, il dinamismo di Zambrella, la solidità di Vanczak. Una squadra che può combinare qualcosa di interessante. Anche senza avvocati.
4. Volti nuovi. L’impronunciabile Kukuruzovic è un esterno destro classe 89 che ha rivestito un ruolo chiave nella promozione del Thun lo scorso anno. Lo ha prelevato lo Zurigo, sperando che riesca dove il prodotto locale Nikci ha finora fallito. Il Grasshoppers che per esigenze di bilancio è costretto a vendere quanto più possibile, non può che investire sui giovani. Il centrocampista destro Lang (87), arrivato dall’Aarau, è atteso al salto di qualità. Capocannoniere delle Challenge League 2009/2010 nel Vaduz, il tedesco Proschwitz (86) quest’anno dovrà garantire al Thun le reti salvezza. All’esordio, contro lo Young Boys, ha già timbrato il cartellino. Buon segno. Forte è anche l’attesa per l’attaccante camerunese Zoua (91), già scalpitante lo scorso anno nel Basilea alle spalle della coppia Frei-Streller.
5. Si salvi chi può. Mentre in Challenge League il Canton Ticino festeggia la contemporanea presenza di tre squadre (Chiasso, Locarno e Lugano), un gradino più sopra la posizione del Bellinzona scricchiola vistosamente. Già salvatosi lo scorso anno dopo un sofferto play-off contro il Lugano al termine di una stagione pessima, il club granata non ha apportato sostanziali modifiche ad una rosa di modesto spessore tecnico. Troppi elementi cardine sono over 30: Lustrinelli in attacco, Sermeter in cabina di regia (il 36enne rimane, sotto il profilo qualitativo, il miglior elemento della squadra), Edusei in mediana, il neo-acquisto Pergl dietro. In attesa della firma dell’ex Azzurro Diana. Il Bellinzona dovrà sostanzialmente fare la corsa su tre squadre: un San Gallo indebolito dal mercato, un grigio Neuchatel Xamax e la neopromossa Thun. Ma sarà dura.
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