martedì 15 marzo 2011

Pillole di Eredivisie - giornata 27

Qualche anno fa il Twente aveva messo in rampa di lancio l’attaccante olandese di origini liberiane Collins John. Lo acquistò il Fulham, ma la sua carriera non decollò mai, anzi. Si fece rivedere in Olanda nella stagione 2008/09 in prestito al Nec; sovrappeso e svogliato, venne rispedito al mittente in anticipo rispetto alla scadenza. Oggi riprova la scalata un altro membro della famiglia John, il classe 92 Ola. Come il fratello, di cui è più giovane di sette anni, anche lui è cresciuto nel vivaio del Twente, mostrando talento sufficiente per arrivare in prima squadra. Collins è una prima punta, Ola un esterno d’attacco. Domenica è toccato a lui incornare la rete della vittoria dei Tukkers contro il Vvv Venlo, in una partita che stava creando inaspettate difficoltà agli uomini di Preud’Homme. Bloccati in casa sull’1-1 dalla penultima di Eredivisie, il Twente rischiava di lasciare per strada altri due pesantissimi punti in chiave titolo. Ci ha però pensato Ola John. Con il Psv bloccato sul pari a Nijmegen, la rete del giovane ha permesso al Twente, apparso un po’ appannato dopo il trionfale 3-0 rifilato allo Zenit in Europa League, di portarsi ad una sola lunghezza dalla vetta.

In piena corsa per la Eredivisie c’è anche l’Ajax, nonostante guai e turbolenze interne continuino a manifestarsi con continuità. Nemmeno il tempo per il tecnico Frank de Boer di festeggiare il successo sul Willem II, gol-gioiello di Christian Eriksen incluso, che subito si sono profilati nuovi problemi all’orizzonte. L’attaccante Mounir El Hamdaoui ha dichiarato alla stampa l’incomunicabilità totale tra lui e l’allenatore, ponendo le basi per una sua partenza da Amsterdam il prossimo giugno. Maarten Stekelenbug, uno dei punti di forza della squadra, si è invece fratturato il pollice della mano destra e dovrà stare fermo per almeno un paio di mesi mesi. Due brutte tegole per gli ajacidi, soprattutto in vista del ritorno di Europa League a Mosca contro lo Spartak, compagine largamente dominata all’Amsterdam ArenA ma uscita comunque vincitrice.

Tre convincenti vittorie consecutive ed ecco assicurato un altro anno di Eredivisie. L’Heracles Almelo si è confermato per l’ennesima volta un club abile nel proporre una squadra competitiva a dispetto delle ristrettezze di bilancio, tra i più bassi della massima divisione olandese. Spendono poco ma rendono molto i bianconeri di Almelo. Come nella loro migliore tradizione, anche quest’anno non c’è nessuna stella in squadra, bensì tanti onesti giocatori capaci di svolgere al meglio la professione per cui sono pagati. Gente come Kwame Quansah, forse inadatto all’Ajax (nel cui vivaio è cresciuto), non certo alla Eredivisie.

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