mercoledì 30 maggio 2012

Dejan Meleg, lo schiavo del pallone

Talento purissimo proveniente dalla Serbia. Così la stampa olandese ha presentato il 17enne Dejan Meleg il 1° aprile 2012, giorno del suo sbarco a Schipol. Lo attendeva l’Ajax per un provino. Uno su mille ce la fa, recita una nota canzone, e il ragazzo di Novi Sad sembrava proprio essere tra quelli. A volte però le belle favole nascondono un lato oscuro. Quello di Meleg si chiama Mihael Stankovic, procuratore al quale è legato mediante un contratto con scadenza 2030. Nessun refuso. Fino all’età di 35 anni Meleg sarà rappresentato da Stankovic. Tutto nero bianco, un regolare contratto validato dal tribunale di Novi Sad in data 29 ottobre 2010. Un caso di schiavitù aggiornato ai tempi moderni.

Meleg, trequartista/esterno sinistro, possiede qualità facilmente individuabili. Veloce, tecnico, vede bene il gioco. Così all’età di 15 anni il padre decide di affidarlo a un procuratore, il citato Stankovic. “Farò di tuo figlio un top player”, è la promessa. Per la procura del minorenne Dejan, Stankovic paga 3mila euro, impegnandosi a corrispondere alla famiglia “tutta l’attrezzatura sportiva necessaria” per il ragazzo (il primo acquisto sono sei paia di scarpe da calcio), nonché 200 euro annui.

Il contratto prevede che Meleg versi a Stankovic l’8% di tutti i suoi profitti (incluse le sponsorizzazioni). Il giocatore inoltre non può firmare alcun contratto senza il consenso del suo procuratore. Poi ci sono i bonus: alla prima convocazione di Meleg nell’under-17 serba, il suo agente si intasca 500 euro; per la partecipazione a un Europeo di categoria si passa a 1000, che diventano 3000 per un Mondiale. Infine la clausola rescissoria; Stankovic può abbandonare la procura di Meleg pagando una penale di 1800 euro. Ma se fosse il giocatore a decidere di cambiare agente? In questo caso la cifra sale a 200mila euro.

Il Vojvodina Novi Sad, club nel quale attualmente milita Meleg, ha denunciato il contratto alla FIFA, mettendo nel frattempo fuori rosa il giocatore. L’Ajax, per bocca del direttore finanziario Jeroen Slop, si è dichiarato completamente all’oscuro dell’intera vicenda, evidenziando però la propria intenzione di non entrare nel merito di un contratto che riguarda terzi. Quindi gli ajacidi offrono al Vojvodina 450mila euro, ovvero il costo dell’indennità di formazione. Somma che i serbi ritengono inaccettabile. Per Dejan Meleg si prospetta una squalifica da parte della Federcalcio serba. Suo malgrado, è già diventato famoso.

Fonte: La Gazzetta dello Sport - Extra Time

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