domenica 26 febbraio 2012

Regina di cuori (che in realtà sono foglie)

Da 55 anni la classifica della Eredivisie non era così corta. Tra l’Ajax sesto in classifica e il duo di testa Psv Eindhoven-Az Alkmaar il divario è di soli 5 punti. Nel mezzo ci sono Twente, Feyenoord e Heerenveen. Questi ultimi sono gli unici del sestetto a non aver mai vinto il titolo. Se accadesse, non si festeggerebbe solamente in Frisia – la provincia dalla quale proviene il club – ma un in tutto in paese. Perché l’Heerenveen è la seconda squadra di ogni olandese. Prendete l’Udinese, sostituite le strisce nere con quelle blu e aggiungete, negli spazi bianchi, delle foglie stilizzate rosse (che molti erroneamente scambiano per cuoricini) prese direttamente dallo stemma della Frisia: ecco l’Heerenveen, ovvero scouting di altissimo livello (qualche esempio? Van Nistelrooy, Tomasson, Huntelaar, Bradley, Pranjic) che permette di bilanciare al meglio le esigenze tecniche con quelle di bilancio. E in campo è spettacolo.

Con una media superiore ai 2.5 gol a partita (incluse anche le 4 di coppa d'Olanda), i Frisoni sono attualmente la squadra più efficace della Eredivisie. Dopo un periodo in tono minore, curiosamente iniziato dopo la conquista (nel 2009) del primo trofeo nella storia del club, la coppa d’Olanda, i talenti sono ripresi a sbocciare copiosi all’Abe Lenstra Stadion. Dove giocano il capocannoniere e il miglior rifinitore della Eredivisie, rispettivamente il classe ’89 Bas Dost, 19 reti, e l’ala destra classe ‘90 Luciano Narsingh, 13 assist e la recente prima convocazione nell’Olanda. Ma ci sono anche il “nuovo Stam” Jeffrey Gouweleeuw (’91); l’artista del dribbling Ousama Assidi (’88), ala sinistra che nelle giornate di vena sembra la versione sub-sahariana di Messi; l’interno serbo Filip Djuricic (’91), classe e visione di gioco. Un gradino sotto, ma comunque degni di nota, il terzino destro Daryl Janmaat (’89) e il vice-Assaidi Rajiv van la Parra (’91).

Calcio di alto livello senza avere giocatori di alto livello, ma solo prospetti futuribili. Questo il segreto dell’Heerenveen di Ron Jans. La cui esperienza in Frisia sfiora il paradosso. Lo scorso anno il tecnico era finito sulla graticola per aver concluso al 12esimo posto, peggior piazzamento della squadra dal 1994. Ma aveva un contratto biennale e la dirigenza ha voluto rispettarlo. Quest’anno Jans sta conducendo i Frisoni verso scenari inimmaginabili, togliendosi anche lo sfizio di aver ritoccato il libro dei primati del club con un 11-1 al Fc OSS in coppa d’Olanda - il più largo successo dell’Heerenveen nella sua storia. Però è già stato deciso il divorzio a fine stagione, con Jans intenzionato a prendersi un anno sabbatico. Gli subentrerà Marco Van Basten. Se c’è un olandese che in questi mesi non tiferà Heerenveen è proprio l’ex Cigno di Utrecht. Perché se i Frisoni dovessero compiere il miracolo, lui in quella felice oasi di provincia potrà solo fare peggio

Fonte: La Gazzetta dello Sport - Extra Time

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