lunedì 24 maggio 2010

Super League top players 2009/2010

Marco Streller
Lui e il compagno Huggel sono i simboli del Basilea: rudi, antipatici, nessuna concessione all’estetica. Eppure terribilmente efficaci. Streller, ariete di pura fisicità, immarcabile sulle palle aeree ma tecnicamente limitato, ha ben figurato sia in coppia con l’icona Alex Frei, sia con l’australiano Chipperfield, centrocampista tuttofare riconvertito in seconda punta. Per lui parlano i numeri: 21 gol in campionato, fondamentali nell'economia dei renani per il successo al fotofinish sullo Young Boysa. E i critici sono zittiti.

Seydou Doumbia
L’attaccante della Costa d’Avorio non era ancora nato quando, nel 1986, al Wankdorf di Berna lo Young Boys festeggiava il suo ultimo titolo nazionale. Neppure lui però è riuscito a restituire ai gialloneri quella gioia, nonostante le quasi 60 reti segnate in due stagioni. Capocannoniere della Super League per due volte consecutive (in quella appena conclusa ha toccato quota 30 gol), miglior giocatore del campionato 2008/09. Ma lo Young Boys, dopo aver dominato per larga parte della stagione, ha chiuso mestamente secondo. Doumbia lascerà la Svizzera a giugno per il CSKA Mosca. Una chance ad alto livello indubbiamente meritata.

Rolando Zarate
Il Grasshopper è sull’orlo del collasso economico, ma in campo non si è visto. La squadra guidata da Ciriaco Sforza ha saputo reagire ad un preoccupante inizio di stagione fino ad imporsi quale terza forza del campionato. Merito soprattutto della grande stagione disputata da questa mezzapunta argentina, fondamentale nel ruolo di trequartista centrale nel 4-2-3-1 delle Cavallette. Con i suoi 14 gol e 10 assist Zarate è destinato a diventare uno dei nomi “caldi” del mercato svizzero. Perchè mai come ora il Grasshopper ha necessità di vendere.

Hakan Yakin
Strappato al suo dorato esilio in Qatar, Hakan Yakin ha dimostrato di essere ancora in grado di fare la differenza in un campionato dai ritmi non certo vertiginosi come quello svizzero. A Lucerna, il re dell’ultimo passaggio (10 in questa stagione) ha rivitalizzato la vena realizzativa del rumeno Ianu (che ha toccato quota 21) e il talento di Chiumiento (11 centri per l'ex juventino), dimostrando di non avere alcuna intenzione di abdicare, a dispetto dei 33 anni suonati.

Moreno Costanzo
Rivelazione stagionale, 14 reti in campionato, in doppia cifra già lo scorso anno, quando era stato tra i principali protagonisti della promozione del San Gallo in Super League. Nasce attaccante di movimento, iniza la stagione da esterno destro, sboccia definitivamente quando il tecnico Uli Forte lo mette dietro le due punte. Capocannoniere stagionale di un San Gallo yè-yè che, accanto all’esperienza di veterani alla Mario Frick, ha proposto con successo qualche giovane elemento (Abegglen, Fabian Frei, Lang) di interessanti prospettive.

Gilles Yapi-Yapo
Cresciuto nel Beveren “africano” del maestro di calcio francese Jean-Marc Guillou, Yapi è diventato il cervello di centrocampo dello Young Boys, mostrando personalità e visione di gioco. Come il connazionale Doumbia, lascerà Berna in estate. Lui però ha scelto di passare dall’altra parte della barricata e di accasarsi al Basilea. Per lo Young Boys, oltre al danno, anche la beffa.

Samuel Inkoom
Stagione da incorniciare: campione del mondo under-20 con il Ghana, finalista in Coppa d’Africa, doppietta campionato-coppa nazionale da titolare sulla corsia destra del Basilea al suo primo anno in Europa. Un terzino rapido e grintoso, efficiente tanto nella fase difensiva quanto in quella offensiva. Lo hanno chiamato il nuovo Maicon; indubbiamente un’esagerazione, ma non una bestemmia.

Ideye Aide Brown
Solo metà stagione, sufficiente però per totalizzare un bottino di 12 reti e 6 assist. Poi l’attaccante nigeriano, in doppia cifra per il terzo anno consecutivo con la casacca dei rossoneri, è stato ceduto in Ligue 1 al Sochaux. Stesso destino per il compagno di reparto, il ticinese Mario Gavranovic, finito allo Schalke 04. Due partenze pesantissime che hanno trasformato il Neuchatel da squadra rivelazione, con ambizioni europee, nel 2009 a ultima delle presentabili (ovvero le prime otto) nel 2010.

Alvaro Dominguez
Il circo Sion dell’ingestibile presidente Constantin sembra essersi preso un anno sabbatico, lasciando finalmente parlare il campo. E non è un caso che, una volta diminuite le turbolenze ambientali, un giocatore di qualità come il centrocampista colombiano sia tornato sui livelli mostrati un paio di stagioni fa, e poi misteriosamente scomparsi. Geometrie, tecnica e un buon feeling con la punta belga Lokonda Mpenza. Miglior assist-man del campionato con 12 passaggi decisivi.

Dusan Djuric
Lo Zurigo campione in carica si è squagliato sotto il peso degli infortuni, degli impegni di Champions e dello scarso stato di forma mostrato da molti protagonisti del titolo. Stelle appannate? Largo dunque ai gregari, come questo mosto perpetuo svedese che agisce da collegamento tra mediana e reparto offensivo. Ha giocato interno, esterno, ala, seconda punta, offrendo quantità e sostanza. Notevole il tiro da fuori.

Fonte: Calcio 2000

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