mercoledì 4 maggio 2011

Fior di fiordi

Tra i campionato nordici che si disputano nell’anno solare la Tippeliga norvegese è quello più produttivo per esportazioni nei tornei delle big. Da John Obi Mikel (dal Lyn al Chelsea) a Mame Biram Diouf (Molde/Manchester United), da Didier Ya Konan (Rosenborg/Hannover) a Anthony Annan (Rosenborg/Schalke 04), da Anders Lindegaard (Ålesund/Manchester United) fino a Vadim Demidov (Rosenborg/Real Sociedad); il made in Norway piace nei migliori salotti d’Europa. Anche in Serie A, con il Bari che ha prelevato dal Brann Eric Huseklepp, per due volte consecutive finito nella top 11 del campionato norvegese. Peccato che in Italia quasi nessuno lo sapesse, stampa specializzata (?) inclusa. “La Norvegia è una buona palestra”, dice al Guerin Huseklepp. “Le metodologie di allenamento non sono molte diverse rispetto a quelle degli altri paesi. Curiamo molto la tattica, proprio come avviene in Italia, e il possesso palla. La differenza maggiore riguarda la velocità di gioco”.

La Tippeliga 2011 parte con una certezza: il Rosenborg campione in carica potrà solamente fare peggio. Dopo aver vinto l’ultimo campionato senza subire sconfitte, il club di Trondheim è fisiologicamente destinato ad una flessione nel proprio rendimento. Ma il gap con le avversarie è talmente elevato che un indebolimento del Rosenborg potrebbe non essere sufficiente per costringerlo ad abdicare. Fuori causa lo Stabæk per problemi economici, da ricostruire il Brann dopo una stagione disastrosa, toccherà a Vålerenga, Tromsø e Viking provare a mettere in difficoltà gli attuali campioni. Senza dimenticare due outsider importanti: il progetto giovani portato avanti da Ronny Delia nello Strømsgodset (un nome su tutti: l’attaccante classe 89 Ola Kamara), vincitore della coppa di Norvegia nel 2010, e il Molde del neo-allenatore Ole Gunnar Solskjær, chiamato a riportare la squadra della città delle rose ai fasti del 2009, quando praticava il miglior calcio del paese.

Si diceva però del Rosenborg. In inverno i Troillongan hanno perso il miglior difensore e il miglior giocatore in assoluto della Tippeliga (i già citati Demidov e Annan), nonché il loro bomber Steffen Iversen, sempre efficace a dispetto dell’età e di qualche chilo di troppo, che ha optato per un ritorno in Inghilterra. Tanti saluti anche all’allenatore, con l’icona Nils Arne Eggen che ha lasciato spazio allo svedese Jan Jönsson, campione nel 2008 con lo Stabæk. Si ripartirà dal figlio d’arte Markus Henriksen, esterno destro classe 92, miglior giovane in Norvegia la passata stagione, nonché dagli esperti Mattias Bjärsmyr (in prestito dal Panathinaikos) e Rade Prica, rispettivamente al centro della difesa e in attacco. Il Vålerenga risponde con le intuizioni di Harmeet Singh, nazionale norvegese under 21, miglior assist-man del campionato nella passata stagione a dispetto dell’utilizzo come centrocampista difensivo nel 4-2-3-1. Fisicità, organizzazione e clima (si gioca 350 km all’interno del Circolo Polare Artico) sono invece le armi del Tromsø, che mette in vetrina il centrale difensivo Tom Høgli e soprattutto il gigante senegalese Serigne Modou Kara, una sorta di Robocop davanti alla difesa. Per lui c’è già stata un'offerta importante da parte del Rosenborg, ma è stata respinta al mittente.

Fonte: Guerin Sportivo

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