lunedì 14 maggio 2012

Anderlecht, vittoria Standard

Ciò che il mercato toglie, talvolta restituisce. Lo sa bene l’Anderlecht, indebolito a inizio stagione dalle partenze di Mbark Boussoufa (Anzhi) e Romelu Lukaku (Chelsea), ma che domenica ha festeggiato la conquista del titolo nazionale numero 31 grazie all’1-1 casalingo contro il Club Brugge, che rende i bianco-malva irraggiungibili a due giornate dal termine dei play-off. Un successo nel quale hanno giocato un ruolo chiave due giocatori arrivati in estate proprio per sostituire le citate stelle di cui sopra: Dieumerci Mbokani e Milan Jovanovic. Attaccante il primo, esterno/ala il secondo, entrambi accomunati da un passato vincente tra le fila dello Standard Liegi, acerrimo rivale dell’Anderlecht, nonché reduci da deludenti esperienze all’estero – Liverpool per il serbo, Monaco e Wolfsburg per il congolese. I nemici di ieri sono diventati gli idoli di oggi. Un pò come Pirlo per gli juventini. L’Anderlecht ha dominato la regular season belga ma ha rischiato di impantanarsi nei play-off, come già accaduto lo scorso anno, quando venne superato da Genk e Standard. Ci ha pensato proprio la coppia Mbokani-Jovanovic a togliere le castagne dal fuoco. Il primo realizzando 4 reti in 7 partite – tra cui quella che ha permesso ai bianco-malva di espugnare il campo del Brugge secondo in classifica (“Con Mbokani il titolo lo avremmo vinto noi”, ha commentato ilt ecnico dei fiamminghi Cristophe Daum). Il secondo con tre assist nel 4-0 in casa del Genk, la squadra più in forma dei play-off. Eppure il duo non aveva iniziato la stagione nel migliore dei modi; Mbokani aveva rimediato un colpo al ginocchio al primo allenamento, mentre Jovanovic si era distinto per un’esultanza che mimava una mitragliata nei confronti dei tifosi del Club Brugge (rei di avergli gridato “Kosovo, Kosovo” per tutta la partita) che gli era costata una pesante sanzione disciplinare. Ma quando i due sono scesi in campo per la prima volta assieme, alla decima giornata, la scintilla è scattata subito: un gol a testa nel 5-0 alla loro ex squadra, lo Standard Liegi. E’ stato proprio il club vallone a fare le fortune dei due giocatori, entrambi protagonisti nei due titoli consecutivi vinti nel 2008 e nel 2009. Jovanovic è stato nominato giocatore dell’anno nel 2008 e miglior giocatore del campionato nel 2009. Mbokani per contro è stato capocannoniere dello Standard nell’anno del primo titolo e uomo-scudetto in occasione del secondo, vinto dopo uno spareggio proprio contro l’Anderlecht grazie anche a un suo gol. Curiosamente il congolese era stato ceduto ai Rouches dal club di Bruxelles, nel quale faticava a trovare a spazio. Mbokani è stato inserito nella top 5 dei candidati al titolo di miglior giocatore del campionato. Se la vedrà con Kevin De Bruyne (Genk), Vadis Odidja Ofoe (Club Brugge), Jeremy Perbet (Mons), nonché con il compagno di squadra Matias Suarez. Il fantasista argentino è stato l’uomo in più dell’Anderlecht nella prima parte della stagione, con numeri di alta classe (vedi la rete al Lokeren dove ha superato in dribbling 4 avversari) e gol a raffica (7 anche in Europa League). Poi il calo, complice anche qualche problema fisico. Le sirene d’Europa però non hanno smesso di suonare, per lui come per tutte le stelle dell’Anderlecht, dal mediano argentino Lucas Biglia al centrocampista-bomber Guillame Gillet (capocannoniere stagionale del club con 19 gol), fino agli stessi Mbokani e Jovanovic. Costringendo l’Anderlecht a tentare nuovamente di farsi restituire ciò che il mercato gli toglierà. Fonte: La Gazzetta dello Sport - Extra Time

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