Dossier sulla calciopoli belga pubblicato sul trimestrale "Linea Bianca" (parte 3/4)
Come Bodart, anche Olivier Suray è un ex calciatore. Come Bodart, anche Suray ama viaggiare lungo il lato buio della strada. Bodart però non guida una Porsche Cayenne intestata a Zheung Ye, ed è una pedina molto più piccola rispetto a Suray all’interno della maxi-frode sportiva made in China. Il giorno dell’ormai famoso Sint Truiden-La Louviere, Suray viene stato pizzicato in una stanza dell’Hilton Hotel di Bruxelles in compagnia di Ye, Allatta e una valigetta contenente 9mila euro in contanti. Insieme al cinese, Suray era reduce da una trasferta in Finlandia, dove nel giro di pochi giorni era riuscito, autentico Re Mida alla rovescia, a mandare in rovina un club. Nella terra delle renne e della Nokia, Ye aveva acquistato delle quote di una società di Veikkausliiga (la massima divisione finlandese), l’Alliansi, rinnovandola completamente con nuovi giocatori (tra cui lo svizzero Jean Pierre La Placa, il cliente difeso da Denis nell’affare Geel-Waasland), sostituendo l’allenatore e nominando come presidente il fidato Olivier Suray. La nuova gestione sembra avere le idee molto chiare sui giocatori a disposizione. Al termine di uno dei primi allenamenti con il nuovo staff, il portiere Sillenpaa, uno dei migliori elementi della squadra, viene convocato nell’ufficio di Suray.
«Hai delle qualità, è innegabile. L’ho notato subito. Secondo me in un campionato come questo sei sprecato. Voglio offrirti la possibilità di uno stage all’estero. Partiresti nei prossimi giorni».
«E’ un’opportunità interessante, la ringrazio molto. Dove dovrei andare? »
«In Belgio. Al La Louviere».
La presidenza Suray dura una sola partita, la quale vede l’Alliansi scendere in campo con la squadra riserve (Sillenpa è in vacanza premio in Vallonia, altri vengono esclusi per “scelta tecnica”) e finire demolito 8-0 dall’Haka Valkeakovski. La Federcalcio finlandese apre un’inchiesta, ma non riesce a dimostrare che l’incontro è stato aggiustato. L’Alliansi viene comunque multato per condotta antisportiva, dal momento che ha schierato la squadra B. La partita incriminata rileva un elevato volume di scommesse, specialmente sul risultato esatto dal primo tempo (2-0) e del finale (8-0). Entrambi gli score si sono puntualmente verificati. Non si verifica invece il pagamento della quota pattuita tra Ye e la vecchia dirigenza dell’Alliansi per l’ingresso nella società. I finlandesi chiudono ogni rapporto con il controverso cinese. Ma i buoi ormai sono scappati. L’Alliansi non otterrà la licenza di iscrizione alla Veikkausliiga per la stagione successiva. Il club dichiara fallimento e chiude i battenti.
Olivier Suray significa anche Mons (Bergen nella versione fiamminga), giocattolo personale di Pietro Allatta e Stèphane Pauwels, ex manager del La Louviere. Nell’ottobre del 2004 l’ex juventino Sergio Brio viene esonerato, dopo un paio di stagioni di buon livello, dalla panchina del club vallone, tristemente relegato sul fondo della Jupiler League. Nemmeno il suo sostituto però, il belga Jos Daerden, sembra riuscire ad invertire la rotta di una compagine di scoraggiante pochezza tecnica. Decisi a mantenere il Mons ad ogni costo nella massima divisione, Pauwels e Allatta passano all’azione truccando gli incontri Mons-La Louviere (4-1) e Mons-Westerlo (3-2); nel primo caso vengono comprati i giocatori Toyes, Van Handenhoven, Espartero e Brahami, nonché l’allenatore Cordier, nel secondo è invece sufficiente “assicurarsi” le prestazioni del portiere del Westerlo Jonathan Bourdon, autore di una colossale papera nella partita citata poco sopra. Fallisce invece il tentativo di manipolare l’incontro con il GBA, nonostante i contatti ben avviati con tre giocatori (tra cui l’ex Ajax Daniel Cruz e il portiere brasiliano Luciano, in seguito apprezzato giocatore in Olanda nel Groningen) del club di Anversa, a causa di una soffiata che annuncia come imminente un’indagine della Federcalcio belga sulle partite sospette del Mons. La squadra retrocede a fine stagione; Daerden, all’oscuro di tutto, viene licenziato per far posto al duo Michel Wintaq-Olivier Suray. Il cerchio si chiude.
(3- continua)
sabato 15 gennaio 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento