Il nuovo Eto’o, il secondo di Pandev, le origini di Lucio, un’altra Inter. L’edizione numero 7 del Mondiale per club è piena di rimandi alla compagine nerazzurra. Partendo proprio dall’avversaria più accreditata, che in comune con i meneghini ha addirittura il nome, Internacional. Arrivano da Porto Alegre, hanno già vinto il trofeo nel 2006 (1-0 al Barcellona) e, contrariamente al luogo comune Brasile uguale spettacolo, al fioretto uniscono la clava. Nel primo caso grazie al trequartista Juliano, leader della Seleçao under 20 vice-campione del mondo 2009, senza dimenticare Andres D’Alessandro, flop ovunque in Europa ma rinato in Sudamerica; nel secondo con Pablo Guinazu, solido mediano (una toccata e fuga anni fa nel Perugia) capace di rinverdire la tradizione dei vari Dunga e Branco. Nel 1997 partì dall’Internacional la carriera di Lucio; oggi con la stessa maglia si sta concludendo quella di un altro interista, la meteora Sorondo.
Tresor Mputu era stato etichettato quale nuovo Eto’o da Claude Le Roy, l’allenatore che aveva convocato l’allora 17enne Samuel nel Camerun per il Mondiale del ’98. Mputu però non ha mai lasciato l’Africa, a dispetto dei numerosi trofei, individuali e di squadra, raccolti. Si affidano a lui i congolesi del TP Mazembe, bi-campioni d’Africa in carica, per cercare la sorpresa. E’ invece un difensore, il gigantesco australiano di origini macedoni Sasa Ognenovski, la stella dei sudcoreani del Seongnam Ilhwa Chunma. Annata magica il suo 2010: miglior giocatore della Champions asiatica, pallone d’oro d’Asia, debutto in nazionale a 31 anni. Nel 2009 era stato eletto secondo miglior giocatore macedone alle spalle di Pandev.
Quarti nel 2008, i messicani del Pachuca provano a migliorarsi spinti dalle reti dell’ex Ajax Dario Cvitanich, sperando che il 39enne colombiano Miguel Calero mantenga l’affidabilità tra i pali mostrata nelle ultime stagioni. Apriranno il Mondiale due club decisamente esotici: i padroni di casa del Al Whada, campioni in carica degli Emirati Arabi Uniti, ed i semi-professionisti del Hekari United, primo club della Papua Nuova Guinea a partecipare ad un torneo ufficiale FIFA. Tra le proprie fila debutterà il figiano Osea Vakatalesau, capocannoniere assoluto delle qualificazioni a Sudafrica 2010. Una vetrina importante per tentare di trasformare la propria passione per il pallone in un’attività a tempo pieno.
Fonte: Il GIornale
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