Tre candidati per due posti. Uno ovviamente è di troppo, ma chi? Questo è stato il dilemma di Fred Rutten fin dall’inizio della stagione. Danny Koevermans, Jonathan Reis e Ola Toivonen. Esperienza il primo, sorpresa il secondo (ripescato da Rutten dopo un paio di stagioni buttate via nello Jong Psv a fare il fenomeno solo fuori dal campo), talento finora inespresso il terzo. Intanto il Psv macina risultati utili senza soluzione di continuità. La comoda vittoria (3-0) sul Nec Nijmegen è stata la 32esima partita ufficiale consecutiva, Europa League inclusa, senza sconfitta per il club di Eindhoven. E forse è stato anche il match che ha definitivamente stabilito le gerarchie nel reparto offensivo del Psv.
Reis, 8 reti quest’anno, si è pressoché auto-eliminato dalla contesa rientrando sei giorni in ritardo dalle vacanze in Brasile, e per di più decisamente sovrappeso. Rutten ha pertanto scelto: Koevermans prima punta, Danko Lazovic a destra, Balasz Dzsudzsak a sinistra e Toivonen numero 10. Il 23enne svedese ha infilato una doppietta, segnando prima con un colpo di testa e poi dopo uno spunto personale dopo aver saltato in dribbling due avversari. Meglio da prima punta o da numero 10? Il dibattito resta aperto.
Acquistato un anno fa dal Malmö per 4 milioni di euro, Toivonen ha finora alternato pause e spunti interessanti. Non lo hanno finora aiutato le sue caratteristiche ibride. Secondo Rutten le sue qualità tecniche possono essere sfruttate al meglio posizionandolo dietro una punta di ruolo, mentre lo svedese gradisce un impiego più vicino alla porta avversaria. Ne è nato un contrasto che, a cavallo tra ottobre e novembre, ha relegato il giocatore in panchina. Poi è arrivata la tregua, sancita da un Toivonen tornato decisivo sia da subentrato (sua la rete da tre punti contro l’AZ) che da titolare. Un giocatore convinto e, finalmente, convincente.
Premetto che non sono affatto informato sulla stirpe del giocatore ed ho buttato lì due righe di getto, conoscendolo solo per quel che ha fatto in Eredivisie!
RispondiEliminaE' un bel giocatore...chissà che, date le origini che presumo finniche, magari con qualche gioco di prestigio con i passaporti stile Amauri con la nazionale italiana, non possa finire a giocare nella nazionale finlandese...mi farebbe molto piacere!