Losanna nell’alto dei cieli. Gioco di parole che sfiora la religione, sperando che nessuno si offenda, per presentare una piccola grande impresa avvenuta nel week-end svizzero di coppa. Il Losanna, club di Challenge League dall’importante passato (7 titoli nazionali e 9 coppe in bacheca) ma dal modestissimo presente, ha sonoramente battuto a domicilio lo Young Boys, capolista quasi senza rivali in Super League, eliminandolo dalla manifestazione. Davide batte Golia 4-1, e per di più nella sua tana. I tifosi avvezzi alle farse della coppetta nazionale italica, dove la prassi di molti club è quella di schierare riserve e terze linee, potrebbero storcere il naso, pensando che tutto sommato l’impresa non è poi così grande, se compiuta contro lo Young Boys 2. Errore: i bernesi sono scesi in campo con nove undicesimi della formazione titolare, inserendo nella ripresa il decimo elemento (Christian Schneuwly), che si è pure beccato un cartellino rosso nelle battute conclusive. In Svizzera la coppa è un trofeo ambito, tanto che tutti i turni vengono disputati nel week-end, fermando il campionato. La struttura ad eliminazione diretta, con sorteggio integrale (unico vincolo, che non vale solo per semifinali e finale: si gioca in casa della formazione di categoria inferiore), aumenta il pathos, come ormai sanno anche i sassi (ma non certi dirigenti del calcio italiano).
Regolamento alla mano, l’incontro tra Losanna e Young Boys avrebbe dovuto disputarsi alla Pontaise, ma per ragioni finanziarie i padroni di casa hanno chiesto alla Federazione di giocare a campi invertiti. Ne è scaturito un boicottaggio da parte delle tifoserie organizzate dei due club, che hanno disertato in massa l’avvenimento. Solamente 7504 spettatori erano presenti sugli spalti del Wankdorf. Se pertanto il Losanna intendeva fare cassa giocando nella più capiente Berna, ha sbagliato completamente i calcoli. Si può però consolare con la bella vittoria finale. Nell’attuale stagione solo l’Athletic Bilbao, nel turno preliminare di Europa League, era riuscito a battere a domicilio lo Young Boys, la cui ultima sconfitta casalinga contro una compagine elvetica risale al 20 maggio 2009 (finale di coppa persa contro il Sion) e, in campionato, addirittura al 31 agosto 2008 (avversario il Grasshopper). Un uomo solo al comando in questa impresa del Losanna: la mezzapunta italo-brasiliana Rodrigo Antonio Tosi.
La storia di Rodrigo sembra uscita dalle pagine di “Futebol”, il bel libro sul calcio brasiliano scritto qualche anno fa da Alex Bellos. In ogni angolo del mondo, ovunque c’è un campo da calcio, c’è un brasiliano. Tosi, classe 1983, originario di Curitiba, è andato a giocare addirittura nel Brunei, vestendo i colori del Duli Pengiran Muda Mahkota Football Club, la squadra di calcio del principe Al-Muhtadee Billah. L’italo-brasiliano venne ingaggiato nel 2005 dopo che la squadra, completato l’anno precedente il tris di vittorie campionato-coppa-supercoppa, aveva ottenuto l’iscrizione nel più competitivo campionato malese. Il DPMM partì dalla seconda divisione e conquistò subito, anche grazie alle 25 reti messe a segno da Rodrigo, la promozione nella massima serie. La carriera del giocatore è proseguita tra C brasiliana (Joinville) e Grecia (Iraklis), prima di sbarcare in Svizzera in Prima Lega tra i dilettanti dell’Olten. Una mezza stagione con più reti (9) che partite giocate (8) gli è valsa la chiamata del Neuchatel Xamax, dove però non ha sfondato. Ecco quindi nell’agosto 2009 il trasferimento in prestito al Losanna, nobile decaduta che dopo il fallimento del 2003 è stata costretta a ripartire dalla Seconda Lega, il quarto livello del calcio svizzero.
A Berna Rodrigo ha ubriacato di dribbling l’intera retroguardia dello Young Boys, aprendo le marcature e poi mettendo in cassaforte il risultato con la rete del 3-1. Al resto ci hanno pensato le parate dell’estremo Anthony Favre, ottimo nel tenere abbassata la saracinesca dopo il temporaneo pari di Seydou Doumbia, favorito da uno sciagurato retropassaggio di Admir Bilibani. Losanna quindi in semifinale, dove affronterà il prossimo 5 aprile, in trasferta, il San Gallo di Mario Frick. Una sfida che potrebbe clamorosamente profumare di Europa, dal momento che l’altro match in programma mette di fronte il Basilea, che quasi sicuramente finirà secondo in campionato, contro un altro club di seconda divisione, il Kriens. I renani insomma hanno già un piede e mezzo in finale.
Nessun commento:
Posta un commento