Reza Ghoochannejhad è un personaggio che ama sfidare i luoghi comuni. Allo stereotipo del calciatore moderno tutto Playstation, iPad e bolidi di lusso lui risponde suonando il violino, studiando diritto e frequentando corsi di lingua italiana e francese. Calcio e istruzione difficilmente vanno d’accordo? Niente di più falso, sostiene questo attaccante di passaporto iraniano e olandese. “Se c’è una cosa che non manca a un calciatore è proprio il tempo libero. Ma serve volontà, organizzazione e disciplina”. Reza (lo chiamano tutti così a causa di quel cognome-scioglilingua) parla bene ma è altrettanto bravo con i piedi. Alla sua prima stagione in Belgio è vicecapocannoniere del campionato con 10 reti, fondamentali per garantire al modesto Sint Truiden qualche chance di permanenza nella massima divisione.
Eppure questo ragazzo originario di Mashhad, città nord-orientale dell’Iran, a 21 anni aveva deciso di appendere le scarpe al chiodo. Dopo undici stagionali nel vivaio dell’Heerenveen, con tanto di debutto in prima squadra, il calcio non era più la sua priorità. “Troppi paletti, troppe limitazioni imposte ai miei studi”. Gli fa cambiare idea Marc Overmars, che lo porta in seconda divisione nei “suoi” Go Ahead Eagles. “In alcune movenze mi rivedo in te”, gli dice. Reza accetta, ma a una condizione: la possibilità di terminare gli allenamenti un quarto d’ora prima per poter frequentare le lezioni di diritto e politologia. Il botto arriva però la scorsa stagione con la maglia del Cambuur Leeuwarden, club della città nella quale era emigrato all’età di 6 anni dall’Iran: Reza segna 13 gol in 24 partite. Se il suo idolo è Maradona, che ha tatuato sul bicipite sinistro, l’esperienza nel Cambuur lo ha portato accanto a….Cruijff. Merito di un gol segnato dopo 9 secondi dal fischio d’inizio, che gli ha permesso di affiancare il Maestro nella classifica delle reti lampo in Olanda.
Reza (il cui nome in persiano significa “soddisfatto”) ha impiegato poco anche a diventare un beniamino dei tifosi del Sint Truiden. Al debutto casalingo l’ex ala, ormai riconvertitasi in attaccante a tutto tondo, è stata l’assoluta protagonista della rimonta da 0-3 a 3-3 contro il Club Brugge. Per l’iraniano d’Olanda si è ipotizzato un passaggio allo Standard Liegi - club acquistato in estate proprio dal proprietario del Sint Truiden - già a gennaio. Ma la sua vita continua ad andare oltre un campo da calcio. “Mi esercito ogni giorno con il violino perché a 35 anni, quando mi sarò ritirato, voglio diventare un musicista professionista. Suono musica da camera, classica ma anche hip-hop, con gli amici. E continuo i miei studi di diritto. Mi appassiona la politica internazionale. Il mio Iran? Non merita l’immagine che l’attuale regime gli sta fornendo”.
Fonte: la Gazzetta dello Sport - Extra Time
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