Epilogo con sorpresa agli Europei under21 in Danimarca, dove toccherà alla Svizzera contendere il trofeo alla favoritissima Spagna (oggi ore 20.45 ad Aarhus, arbitro Tagliavento). La matricola elvetica, alla prima finale della sua storia, contro i re mida del calcio odierno, già due volte campioni under21 in passato. Eppure l’esito del confronto si prospetta meno scontato del previsto; se infatti la Spagna ha rispettato il copione deliziando con quel tiki taka diventato ormai il marchio di fabbrica del movimento calcistico iberico, è stata la Svizzera a compiere il percorso netto. Quattro partite, quattro vittorie e zero gol subiti. Mai prima d’ora una squadra era approdata in finale con la porta inviolata.
Un’impresa, quella elvetica, che batte anche bandiera italiana. È l’Italia di provincia quella che ha fornito diversi elementi alla selezione del ticinese Pierluigi Tami: Sassuolo, Brescia, Padova, Palermo. Gente che questa sera si troverà di fronte giocatori di Barcellona, Valencia, Atletico Madrid e Athletic Bilbao. Giocatori come Mata e Javi Martinez, che nell’estate 2010 tornavano dal Sudafrica con la coppa del mondo. Eppure in Danimarca il miglior difensore dell’Europeo risponde al nome di Jonathan Rossini, cartellino in comproprietà tra Sampdoria e Udinese, reduce da una stagione in B nel Sassuolo. Ha impressionato tutti per personalità, senso tattico e pulizia negli interventi, ricordando a tratti il giovane Nesta. Nei 390 minuti di imbattibilità del portiere Yann Sommer c’è tanto di suo.
Un altro protagonista con i rossocrociati, che grazie alla finale raggiunta tornano alle Olimpiadi per la prima volta dal 1928, è Gaetano Berardi, esterno sinistro nel Brescia, terzino in nazionale. La fama era quella di cursore dai piedi ruvidi, il campo ha proposto un laterale veloce, difensivamente accorto e utile nel supporto alla fase offensiva. Non bello ma efficace; una squadra ha bisogno anche di giocatori così. In mediana invece ha dovuto lottare per trovare spazio il mediano del Padova Xavier Hochstrasser, la cui fisicità è stata però fondamentale in semifinale contro i gladiatori della Repubblica Ceca. Chiudono il cerchio le riserve Fabio Daprelà (Brescia) e Pajtim Kasami (Palermo). Magari toccherà proprio a loro regalare il lieto fine a questa favola svizzera spruzzata di tricolore.
Fonte: Il Giornale
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