L’Europeo under 21 appena concluso ha confermato l’ottimo stato di salute di due movimenti calcistici, quello spagnolo e quello svizzero, e poco altro. Escludendo le selezioni di Milla e Tami, finaliste con pieno merito, il resto delle partecipanti si è distinta per la scarsità di idee e un gioco raramente propositivo. Quanto mostrato da Spagna e Svizzera è però sufficiente per affermare che c’è del buono in Danimarca.
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