L’Italia si è già accorta della Generazione d’Argento del calcio sloveno, così chiamata per distinguerla da quella d’Oro che stupiva qualificandosi a Euro 2000 e al Mondiale 2002, grazie al Palermo di Zamparini, abile nello scovare due autentiche gemme quali Josip Ilicic e Armin Bacinovic. A loro potrebbe presto aggiungersi il 22enne Tim Matavz, individuato dal Napoli quale ideale vice-Cavani. Un affare che i partenopei avrebbero voluto concludere lo scorso gennaio, salvo poi non trovare l’accordo sul pezzo fissato dal Groningen, nonostante la loro fosse l’offerta più alta pervenuta al club olandese. Se ne riparlerà in estate.
Matavz è il tipico giocatore che i media non amano. Niente eccessi, nessun passato difficile da lasciarsi alle spalle, zero litigi con allenatori, compagni e avversari. Per una volta la storia del ragazzino di talento tutto genio e sregolatezza può essere tranquillamente evitata. Matavz è una prima punta molto tecnica, abile nel gioco aereo e dotata di quel fiuto del gol che caratterizza i bomber di razza. In doppia cifra a 17 anni nel suo primo campionato da professionista, disputato in patria tra le fila del Gorica, ha segnato 28 gol nelle ultime due stagioni di Eredivisie. Nel mezzo, l’inclusione nella rosa della Slovenia al Mondiale sudafricano, dove ha disputato uno spezzone della gara contro l’Inghilterra. Lo ha lanciato Matjaz Kek, il tecnico capace di soffiare la vetrina mondiale alla Russia di Guus Hiddink. Davide aveva battuto Golia; una storia che Cesare Prandelli si augura di non rivivere questa sera a Lubiana.
Lo scorso ottobre Matavz ha segnato le sue prime reti in nazionale, siglando una tripletta alle Far Øer. Poco dopo si è ripetuto in Olanda rifilando tre gol al Willem II. Il suo club, il Groningen, è garanzia di qualità. Con i bianco-verdi è iniziata la carriera di Arjen Robben, e sempre all’Euroborg ha mosso i primi passi in Europa Luis Suarez. L’uruguaiano oggi fa furore in Premier League, un campionato che però difficilmente verrà raggiunto da Matavz. “Amo il caldo e l’Europa del sud”, ha commentato il diretto interessato. “I tornei che si adattano meglio alle mie qualità sono la Liga e la Serie A”. Appuntamento quindi a fine stagione.
Fonte: Il Giornale
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