Un 18enne giapponese sugli scudi nella prima vittoria raccolta del Feyenoord nel 2011. Ryo Miyaichi , ala sinistra classe 92 arrivata a gennaio in prestito dall’Arsenal, ha aperto le marcature nel delicato incontro casalingo del club di Rotterdam contro l’Heracles Almelo, diretta rivale nella lotta per evitare la nacompetitie, ovvero i temibili play-off promozione/retrocessione. Una rete importante e di pregevole fattura, procurata da uno spunto del redivivo Diego Biseswar, che poi si è incaricato personalmente di firmare il raddoppio. Miyaichi ha firmato un contratto con l’Arsenal la scorsa estate dopo un periodo di prova nel quale si era meritato il pubblico elogio da parte di Arsene Wenger. Tuttavia i Gunners non sono stati i primi a notare il giovane talento; già a inizio 2010 Stanley Brard, osservatore del Feyenoord, aveva segnalato al proprio club Miyaichi, ma l’affare era sfumato perché il giocatore, il cui padre è stato giocatore professionista di baseball, non aveva ancora terminato gli studi alla Chukyodai Chukyo High School. A Rotterdam ci è arrivato comunque, anche se via Londra, proponendosi subito quale una pedina importante nella tribolata stagione della squadra allenata da Mario Been.
Rimanendo sempre a sinistra, da intendersi come lato del terreno di gioco, l’ungherese Balázs Dzsudzsák ha ribadito le ambizioni di titolo del Psv Eindhoven, dopo il passo falso casalingo contro l’Ado, schiantando a domicilio l’Az Alkmaar con una doppietta e numerose giocate di qualità. Partiti Suarez e Afellay, l’ala ungherese si candida al ruolo di top player della Eredivisie. Fenomenale la rete del 3-0 (il club della Philips ne ha segnate quattro al malcapitato club di Alkmaar), con una bordata finita sotto l’incrocio dei pali che ha fatto dichiarare il portiere dell’Az Esteban Alvarado: “solamente Superman avrebbe potuto arrivarci”. Piccolo dettaglio: Dzsudzsák ha calciato di destro, il suo piede “debole”. In Olanda dicono chocoladebeen, “piede (gamba, traducendo letteralmente - nda) di cioccolato”. Sarà anche tale, ma è di finissima qualità.
Mounir El Hamdaoui si è fatto parare dal polacco Przemyslaw Tyton il rigore della possibile vittoria dell’Ajax sul campo del Roda. Gli ajacidi sono così stati costretti ad accontentarsi di un punto, ottenuto oltretutto dopo essersi fatti rimontare un vantaggio di due gol. Un regalo nei confronti di Psv Eindhoven e Twente, che hanno incrementato la propria distanza in classifica dal club di Amsterdam. A consolare El Hamdaoui ci ha pensato proprio il tecnico dell’Ajax Frank de Boer, consapevole che in tema di rigori sbagliati non può dare lezioni a nessuno. “Io ho fallito rigori in incontri ben più importanti”, ha dichiarato De Boer. Non c’è stato bisogno di aggiungere a quale partita si riferisse. Volete un indizio? Francesco Toldo a Rotterdam agli albori del nuovo millennio.
Fonte: Footballstories.net
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