Premier League campionato più ricco, e indebitato, del mondo. Si fattura tanto, si spende ancora di più, e non sempre con lungimiranza. Analizzando il rapporto costi/risultati focalizzato sui singoli acquisti effettuati nell’estate 2009, la nostra medaglia d’oro va all’Arsenal ed ai suoi 12 milioni di euro spesi per Thomas Vermaelen. Un cifra importante, quella sborsata dai Gunners per il centrale difensivo belga ex-Ajax. Il quale però ha confermato che la maturità raggiunta in Eredivisie non era un semplice fuoco paglia destinato a spegnersi una volta salito di livello (come accaduto, ad esempio, ad un altro ex ajacide quale John Heitinga). Wenger ha lodato la tranquillità e la sicurezza mostrata dal giocatore, subito entrato in sintonia con il compagno di reparto William Gallas. Ciliegina sulla torta, le 5 reti segnate finora.
Medaglia d’argento per il Sunderland, che ha creduto nella rinascita di Darren Bent dopo le vacche magre londinesi di casa Tottenham. Pagato 13 milioni di euro, Bent è passato dal ruolo di scalda panchina per Harry Redknapp a quello di terzo bomber stagionale della Premier League, con 11 centri nelle prime 19 partite. Nel mirino il proprio record personale di marcature, 18, realizzato nella stagione 2005/2006 con il Charlton.
Medaglia di bronzo per il Birmingham, nella cui trasformazione da potenziale candidata per la retrocessione a compagine da zona Europa League stanno rivestendo un peso decisivo le parate di Joe Hart. L’estremo difensore, in prestito dal Manchester City, è uno degli elementi chiave della squadra di Alex McLeish. E il prossimo giugno, nella spedizione inglese in Sudafrica, potrebbe esserci anche lui.
Citazione anche per Alessandro Diamanti, passato in pochi anni dalla campagna toscana alla metropoli londinese senza mostrare segni di cedimento. Il West Ham lo ha pagato al Livorno 6.5 milioni di euro, ottenendo diverse buone prestazioni e un bottino di 5 reti, che fanno di Diamanti il secondo miglior marcatore della squadra alle spalle di Carlton Cole. La salvezza degli Hammers passa anche dai piedi del trequartista italiano.
Nota di merito infine per il figlio d’arte Nico Kranjcar, alla sua quinta stagione in Premier League, la migliore. Arrivato al Tottenham dal Portsmouth (per 3 milioni di euro) con il compito di sostituire l’infortunato Luka Modric, il nazionale croato è riuscito a conquistarsi un posto fisso nell’undici titolare grazie ad una continuità di rendimento raramente vista in passato.
Maglia nera invece per il Manchester City, che per assicurarsi Joleon Lescott ha firmato all’Everton un assegno da 25 milioni di euro, facendone il terzo difensore più costoso di sempre della Premier League dopo Rio Ferdinand e Ricardo Carvalho. Con Lescott in campo i Citizens hanno incassato 24 reti in 14 partite, prima che un infortunio al ginocchio lo togliesse di mezzo fino a febbraio.
Problemi fisici anche per i costosissimi, e finora inutili, Yuri Zhirkov e Alberto Aquilani. Il Chelsea ha speso 20 milioni di euro per il nazionale russo ex CSKA Mosca, ieri rivelazione a Euro 2008, oggi nei Blues riserva fissa di Ashley Cole per il ruolo di esterno basso sinistro e di Florent Malouda per quello di esterno alto. Il Liverpool ne ha pagati 22 alla Roma, nell’errata convinzione di aver trovato il sostituto del play Xabi Alonso, volato a Madrid. Solamente a fine dicembre Aquilani ha debuttato da titolare nei Reds.
Altro flop importato dalla Serie A è Anthony Vanden Borre, ex enfant prodige del calcio belga, in nazionale a 16 anni, quasi bruciato a 22. Due stagioni in Italia tra Fiorentina e Genoa, senza costrutto. In estate ecco la grande chance in Premier League, al Portsmouth: non è cambiato nulla. In sei mesi si è invece capovolto il destino di Kagisho Dikgacoi, nazionale sudafricano che grazie alle buone prestazioni nel reparto arretrato dei Bafana Bafana in Confederations Cup era riuscito a guadagnarsi un contratto con il Fulham. Un milione di euro versati ai Golden Arrows, e benvenuto a Londra. Mezza stagione dopo, con sole quattro presenze in prima squadra, in cima alla lista dei partenti stilata da mister Roy Hodgson c’è lui.
Nessun commento:
Posta un commento