Quanto incidono realmente gli allenatori sulle fortune di una squadra? Il dibattito è aperto. Osservando la carriera di Mario Been si è propensi a sposare la causa di chi sostiene che un buon allenatore influisca parecchio sui destini di un club. Lo scorso anno di questi tempi il Nec Nijmegen batteva l’Udinese nell’ex Coppa Uefa (ne parlammo su Indiscreto constatando il livello non propriamente da urlo del giornalismo sportivo italiano) qualificandosi per la fase ad eliminazione diretta. Mai nella loro storia i rosso-nero-verdi erano arrivati così lontano in Europa, dove fino a quel momento potevano vantare come picco una eliminazione agli ottavi di Coppa delle Coppe 83/84 per mano del Barcellona (rimonta blaugrana da 0-2 a 3-2 in Olanda, comodo 2-0 in Catalogna firmato Alonso e Clos). Oggi il Nec, salutato Been in estate, è penultimo in Eredivisie, con una rosa di certo non inferiore a quella di dodici mesi fa.
In attacco se n’è andato l’ex compagno di Huntelaar nelle giovanili del De Graafschap, Jhon van Beukering, per lasciare il posto al belga Bjorn Vleminckx, punta potente che ricorda molto il Dirk Kuijt degli esordi ad Utrecht. Un cambio favorevole al Nec, ci sembra. E’ rimasto il folletto del Burundi Saidi Ntibazonkiza, reintegrato in prima squadra dopo le bizze per il rinnovo contrattuale. In mediana si è rotto il play Lasse Schöne, degnamente sostituito però dal brillante John Goossens, scuola Ajax (una perla il suo gol contro l’Ado Den Haag). Accanto a lui il cugino d’arte Lorenzo Davids si è confermato dignitosissimo giocatore da Eredivisie, mentre dietro la partenza di Peter Wisgerhof, passato al Twente, non ha certo creato quello che si usa definire “un vuoto incolmabile”. Tanto più che l’estremo difensore ungherese Gabor Babos, bruciatosi nell’esperienza al Feyenoord, in provincia riesce a garantire sufficiente esperienza e solidità.
Il grande cambiamento è quindi avvenuto in panchina. La quale, dalla partenza di Mario Been, ha già cambiato padrone due volte, passando da Dwight Lodeweges (dimessosi dopo uno 0-4 casalingo contro il Psv Eindhoven) a Wiljan Vloet. Senza però alcun sensibile miglioramento, anzi, visto che Vloet è ancora a secco di vittorie. Mentre il Feyenoord, con Been, è alle prese con la sua stagione più coerente e continua dai tempi della prima gestione Bert van Marwijck.
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